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Commenti a Ritratti


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SINOSSI

                  
Godere della poesia, vivere la matematica. Il libro è composto da due parti. La prima è una raccolta di poesie che delineano ritratti di persone e di vita quotidiana. La seconda parte introduce il lettore, in modo semplice e chiaro, ai metodi di analisi matematica dei testi letterari utilizzando le poesie del libro.
Puoi leggere l'anteprima del libro, i commenti degli scrittori o dei lettori, acquistarlo su: clicca qui
 I commenti più recenti a Ritratti - poesie matematiche




di Arianna Berna



Ritratti

singolare ed unico nel suo genere. Da leggere!

martedì 14 gennaio 2014

di Ornella



Un gran bel libro di poesia

Sorprendente e interessante, originale e insolito questo straordinario libro di poesia. Versi musicali e armoniosi, commoventi e penetranti: infatti musica e matematica vanno armoniosamente a braccetto. E la scelta di obbedire alle regole e alle rime nulla toglie alla bellezza di questi versi che restano una grande, calda carezza per il cuore.

lunedì 25 novembre 2013

di Cleto Cozzutto



Ritratti

Originale atteggiamento speculativo quello di ricercare correlazioni tra poesia e matematica. La poesia moderna è in fondo un ingegnoso accostamento di parole con funzioni di minimi comuni multipli. La matematica è uno sbalorditivo intreccio di enti con risultati che sovente incantano o sbalordiscono, basti solo pensare al concetto di limite o di infinito. Argomento chi si presta a intense riflessioni.

sabato 16 novembre 2013

di chiara casaluci



Ritratti

La somma enigmatica di questi versi potrebbe creare un "aureo" mandala, un numero magico dove la cifra iperbolica si trasmuterà in un frattale meraviglioso e le rette infinite possano trovare incidenze inaspettate e arcane. Touchè!

venerdì 15 novembre 2013

di Alessandro



Come il gioco delle perle...

Come nel gioco delle perle di vetro, le forme della conoscenza si uniscono sulla bilancia dell'esistenza, in equilibrio di forme, poetiche e matematiche, dove la poesia diventa un frattale e viceversa, nel connubio armonico del significante e significato. Molto stimolante e ben costruito, questo "lavoro" decisamente orginale e appassionante.

mercoledì 13 novembre 2013

di Davide Bonanno



Immagini

Un lavoro ben architettato. Impegno e sicuramente duro lavoro. E' sorprendente leggere Ritratti, è sorprendente trovare persone con una mente ed un cuore immensi come Stefano. Congratulazioni.

martedì 12 novembre 2013

di Vania Graziani



Ritratti

Le poesie che si leggono fanno riflettere, oserei dire poesie riflessive a 360° in cui il concetto viene osservato nel suo intero. Un lavoro particolare, curato, piacevole lettura che via via si fa più interessante.

sabato 2 novembre 2013

di Bruno Antonelli



Ritratti

Di matematica capisco poco e d'altra parte è da tempo che non frequento le equazioni, ma altro cerco nella poesia. Di solito diffido della poesia in rima, spesso banale, monotona e retorica; la tua rima baciata è, invece, tutt'altro che retorica e banale e sottintende un lavoro duro e faticoso, ma anche gratificante per te e per il lettore. Ritratti, che da il titolo all'opera, è bellissima. Tutta l'umanità in una lacrima. Complimenti. Ciao, un caro saluto

giovedì 31 ottobre 2013

di Caterina Lilla



C'è un ritmo affascinante, un movimento di parole sul foglio, quasi fossero vive. poesie e matematica: Poematica.

giovedì 31 ottobre 2013

di Primo



Matematica poetica

Un testo davvero affascinante, un autore sorprendente. Un ottimo lavoro che rende poetica la matematica.

mercoledì 30 ottobre 2013

di Cristina Desideri



Audace!

Un libro di poesie in una versione diversa, audace, grintosa, una versione che apre le porte a tutti, non solo agli amanti delle poesie. Ben scritto, ben architettato, perfetto nelle sue forme. Bellissima la poesia della lacrima. Complimenti!

mercoledì 30 ottobre 2013

di Monica Cillario



lo trovo un approccio interessante ad una materia per molti ostica come la matematica. Intanto lo aggiungo alla mia libreria

martedì 27 agosto 2013

di Cristina Giustini



domenica 25 agosto 2013

di ANITA ASSIRELLI



Ritratti

Sinceramente è la prima volta che leggo di poesia tradotta in matematica. Ho letto le pagine, come poesia, ho cercato il significato matematico delle frasi. Non l'ho trovato. Io leggo parole, poesia, ricerca di emozioni. La matematica è solo indicata nella base metrica, ma non necessaria per sorreggere lo scritto. Sicuramente uno scrittore di un'intelligenza fuori dal comune. Ma preferisco leggere la poesia senza pensare alla matematica, o non apprezzerei i versi.

lunedì 18 marzo 2013

di Davide Auriemma



Ritratti

interessante binomio tra matematica e poesia. Un esperimento ardito ma che ha il suo perché. Da Leggere

domenica 3 marzo 2013

di Luisa



fRATTALI

Frattali e ritratti. Infinito fascino delle forme matematiche, infinito fascino della combinazione delle parole. In ipotesi c'è tutto!

giovedì 21 febbraio 2013

di Andrea Brancaleone



Veramente molto interessante e ben fatto. Complimenti.

domenica 17 febbraio 2013

di Alessandro



Ritratti

poesie matematiche è un'opera particolare in cui la matematica prende il sopravvento. Sicuramente un esperimento interessante. La spiegazione o teoria matematica che c'è dietro è solo intuibile dalle poche pagine disponibili. Complimenti Stefano.

venerdì 8 febbraio 2013

di Giulio Berruti



Ritratti

Peccato non si possa leggere la seconda parte del libro, ma questo è un autore di cui sentiremo parlare

martedì 22 gennaio 2013

di Flavio Cipollina



Ritratti

Mix affascinante quello tra poesia e matematica. Idea originale, bravo Stefano!

sabato 12 gennaio 2013

di silvana guerra



Ritratti

Lacrima cieca che dolore non vuol vedere... una raccolta di poesie bellissima nel suo contenuto e sorprendente per il legame con la matematica... estro, capacità. Sorprendente, veramente sorprendente e non è facile stupire le persone. Delicato: Ma è bellissimo. Si capisce che i tuoi versi mi sono piaciuti? Bravo!!!!!!!!!!!!

giovedì 20 dicembre 2012

di vladimiro forlese



Dai sentimenti ai numeri

Versi "pitagorici" dove ogni lettera è come uno " yefoi", la pietruzza dei greci utile a calcolare, a dire a dar corpo ai sentimenti, a quanto di emozionante c'è nella ragione. Versi resi eleganti dalla rima, densi di significati, parole taglienti come spade contro l'ingiustizia per ritrovare l'uomo

giovedì 6 dicembre 2012

di ** caledvwlch **



Poesia sperimentale? Chissà. Comunque la metrica nasce dal conto delle sillabe che a sua volta crea musica, e uno spartito è per me, qualcosa di matematico. Logica e arte si mescolano.

giovedì 6 dicembre 2012

di Stefano Di Stefano



La poesia impara a contare...

Poesia e matematica. Pensavo fossero due realtà agli antipodi. Invece, Stefano Benedetti mi ha fatto ricredere. L’arte può servirsi di ogni mezzo, perfino dei modelli matematici. Ne viene fuori un lavoro interessantissimo che dimostra un talento a tutto tondo dell’autore. Completano l’opera le illustrazioni veramente notevoli. Il numero che merita il libro è 10 ma io ho solo 5 stelline a disposizione...

mercoledì 5 dicembre 2012

di Vercellotti Domenico



Ritratti

Nella tua poesia piena di umanità, c'è una analisi di vari soggetti che per molti sono quasi una eccedenza, siano Barboni e anziani, ma trovi la maniera per portare il lettore alla dura realtà come come nel finale del barbone, "perchè siffatta passa guarda, ma non riesce a vedere." Bravo

giovedì 29 novembre 2012

di Rosanna Gazzaniga



COINVOLGENTE E INNOVATIVO

Una presentazione che incuriosisce, un concetto nuovo e reale per chi sa intravedere nelle forme poetiche dell’allineamento delle parole, immagini più o meno grandi di vasi, pilastri appena accennati o coppe immense. Come nella splendida poesia Lacrima dove in tutte le gamme possibili delle sensazioni, esperienze o convinzioni, si concretizza l’armonia delle parole usate nell’enorme immagine di un calice, forse il Sacro Graal dell’umanità, colmo di sofferenze, emozioni e gioie. Complimenti vivissimi, una poesia sicuramente innovativa e coinvolgente!

giovedì 29 novembre 2012

di michael.geopardi



Ritratti

Una nuova interessante e prpfessionale produzione matematica e poetica di questo autore anomalo nel panorama letterario italiano-. È noto come la matematica e i numeri entrino spesso nell’arte di poetare e di fare letteratura, specie nel passato qualunque composizione in sonetti e di altre tipologie andavano per binomi, esametri, quadrine e terzine, pentagrammi ed esagrammi, etc ecc, la stessa Divina Commedia di Dante è strutturata secondo precisi schemi e rime governate dalla matematica e dalla numerologia, addirittura si arriva a una interpretazione segreta cabalistica e numerologica del poema!-. Il nostro autore qui mostra bene la situazione con una capacità poetica e matematica, simbiosi anomala solo apparentemente!, veramente capziosa e semantica che lascia stupiti, lo sforzo matematico non è da poco, ottimo testo per chi vuole capirne di più dell’associazione poesia-matematica e per gustrasi una poeticità d’alta classe! Complimenti anche per i lavori grafici all’interno e per

mercoledì 28 novembre 2012

di cisbafirenze



ritratti

libro di poesie molto innovativo e interessante può essere anche un modesto rompicapo per crittografi appassionati di moderna poesia. Bravo

martedì 27 novembre 2012

di siculissima



Giuseppa Luigia Ciavirella

Non sono riuscita a leggere i versi sulle "lacrime" perche’ erano i versi che ho sentito miei ..purtroppo..visto che da 9 anni verso lacrime .Potrei diventare ricca di nuovo (visto che ho perso tutto non per causa mia ) se "potessi vendere le mie lacrime" Toccanti versi che emozianano perche’ veritiere..Anche se sempre lacrime sono.Ma hai sviscerato le sofferenze che sono causa delle lacrime in modo "unico" e questo rispecchia la tua "sensibilita’ d’animo".Grazie.Riporto"Lacrima di dolore che poi prorompe travolgente,sballotta il cuore" Hai ragione il cuore e’ il primo che ne risente oltre che allAnima."Lacrima fraudolenta figlia dell’opportunismo,poi della menzogna".In tema purtroppo..Grazie

giovedì 22 novembre 2012

di Stefania Calvellini



Belle foto e idea originale

Mi piacciono le belle fotografie, adoro i numeri visto che trovo siano l’elemento che lega l’universo...complimenti! Bella idea, originale e innovativa.

giovedì 22 novembre 2012

di Vincenzo Cicala



Il linguaggio letterale e quello matematico

Io credo che la corrispondenza matematica tra le parole, tra le frasi abbia avuta l'espressione maggiore in Grecia all'epoca di Pericle ed è una prosa ed una poesia stupenda.L'autore riprende la corrispondenza armonica tra le parti e la orna di splendide fotografie.

lunedì 19 novembre 2012

di Vincenzo Di Giacomo



Una interessante novità

Bravo, interessante e molto innovativa.

lunedì 19 novembre 2012

di ENRICA BOLOGNESI



Ritratti

La capacità di svelare il segreto delle parole nello schema poetico con la corrispondenza matematica è veramente un’approccio innovativo.Io lo trovo un lavoro complesso, ma comprensibile e mi ricorda anche il legame con la musica. Complimenti!Enrica

sabato 17 novembre 2012

di Domenico Russo



Idea originale

L’idea di accostare poesia e matematica è inusuale, ma molto interessante. Consiglio a tutti gli amanti della poesia o della matematica di leggerlo; e perchè no, lo consiglio anche a chi invece non piace l’una o l’altra, perchè è anche un modo per avvicinarcisi con divertimento!

venerdì 16 novembre 2012

di Emanuela Aquino



Originale e davvero molto interessante!Complimenti

venerdì 16 novembre 2012

di Mario Batignani



l’autore con questo libro ha messo in atto un concetto basato su poesie e matematica, il risultato e’ che le parole molto ben tradotte in versi poetici, conciliano in modo perfetto con una formula matematica...molto bravo

sabato 10 novembre 2012

di paola mastroddi



Ritratti

La matematica ha una sua bellezza intrinseca, trovo i suoi concetti di per sé poetici. Come pensare anche solo ad asintoti e limiti senza comprendervi la grandezza e la complessità dell’universo. Personalmente amo la poesia a verso libero, mi dà più libertà d’espressione pur se, ad esempio, l’esercizio di scrivere haiku è un magnifico insegnamento per evitare ridondanze ed orpelli nel creare una poesia. La rarefazione è più evocativa della digressione. Comuqnue il tuo è un libro coraggioso e un approccio particolare alla poesia

martedì 6 novembre 2012

di Llàrjme



Poesia e scienza, un'unica emozione

È sorprendente come l’autore sia stato capace di fondere due modi d'essere apparentemente distanti, quali scienza e poesia, in un'unica emozione. Una mente matematica che ha saputo trasmettere la bellezza dell’arte, ripensandola dalla sua origine: un’esplosione di numeri ed equazioni, il Big Bang nella poesia. Avant-garde!

martedì 6 novembre 2012

di luisanda dell'aria



caro Autore sei un poeta!

poesie belle, reali, fluide, morbide che si infilano nelle pieghe del cervello e nel fluire dei pensieri che richiamano lasciano strascichi di domande. e così quando finisci di leggere non smetti di pensare a quel che hai letto. l’idea di legare alla matematica un fluire emozionale è molto più che originale, e tanta curiosità ha suscitato in me. l’anteprima non consente di vedere in che modo lo straordinario autore è riuscito a farlo. ma è giusto così... è un anteprima! vorrei continuare a leggerti caro autore, sei bravo, molto bravo!

martedì 6 novembre 2012

di rosa



nonostante con la matematica abbia sempre avuto un rapporto alquanto ostile ...devo dire che le tue poesie mi hanno fatto quasi ricredere bravo ed originale complimenti al quadrato

lunedì 5 novembre 2012

di Lorenzo Fiore



Accostare gli opposti.

Trovata più che geniale. In quest’opera finalmente scienze e lettere si abbracciano e creano un perfetto equilibrio tra pragmatismo e sentimento. Poesia libera e pungente di profondo significato. Un libro new age per menti fuori dal comune. Bravo.

lunedì 5 novembre 2012

di Lino



Uno scritto originale, dove la poesia è senz’altro metrica, e quindi matematica. Bravo!

lunedì 5 novembre 2012

di VITTORIO ERRICO



Ritratti

Non tener conto dei numeri che si trovano a termine di ogni riga come suggerito dall’autore è quasi impossibile inizialmente, ma man mano che ci si immerge nell’ondulatura dei versi diventa più facile concentrarsi sul contenuto, profondo e d’impatto. Nuova concezione di fare poesia!

lunedì 5 novembre 2012

di Sandro Florenzo



Sandro Florenzo

Un lavoro molto particolare, nato da una mente molto particolare. matematica e poesia. è un accostamento strano; non so come i "spaghetti con la marmellata." . mi ha un pò spiazzato ! la poesia nasce da un moto dell'anima che è non è definibile ne ha schemi, la matematica invece risponde a leggi sistemiche e universali. la matematica può far esprimere meglio il pittore o lo scultore aiutandolo nell'esposizione dell'opera ma la poesia .....no. persino le le trovo una forzatura. la poesia è libertà cosmica se no non è poesia.

domenica 4 novembre 2012

di Alessandra Germanà



Ritratti

Certo è Stefano, che accostare la matematica alla poesia è veramente una scelta azzardata.... almeno per quelli come me che nella matematica che ti fanno odiare tanti insegnanti non ci trovano proprio nulla di poetico. Però mi devo ricredere. Complimenti! Hai azzeccato anche con una da 5/6....

sabato 3 novembre 2012

di G. Marino



Le parole e i numeri

Anche i numeri, come le parole, hanno un loro fascino poetico. Questo libro lo dimostra in pieno.

sabato 3 novembre 2012

di cecilia piscioneri



La liricità dei numeri............

La genialità dell'essere umano non ha mai confini , limiti, si espande all'infinito.....Prima di aprire il libro basta osservare la copertina all'esterno per comprendere che all'interno il contenuto è particolare ...Una figura evidenziata da tante sfere colorate, poggiate su uno sfondo nero, barlumato nei contorni........E' molto significativa questa immagine umana.creata da un gioco di luce e di colori..........Il poeta ha coniugato i numeri e le parole con uno sposalizio lirico ed armonico.....Un termine linguistico .crea una canzone poetica e musicale in cui il ritmo è incalzante ..........Balzano fuori tematiche sociali, economiche e soprattutto umane...............Un percorso di vita , di profonda umanità e di altrettanta malinconia ed amarezza si evidenzia nella poesia "il Vecchio" "ORMAI HAI PERDUTO LA BATTAGLIA SERIA" E' il tramonto della vita dopo tante battaglie .............ma il poeta sprona a non demordere, nonostante le delusioni , invita ad amare perché anche la vecchiaia ha il suo lato positivo................e i numeri continuano a spandere note musicali...............POESIE STUPENDE DA LEGGERE E RIFLETTERE::::::::::::::

sabato 3 novembre 2012

di Commissione Magagne



Ritratti: quadriamo il cerchio...

Che la CM abbia il numero nel sangue, lo si evince dal metro flessibile che campeggia nel nostro profilo. Ma qui, nell’opera di Stefano Benedetti, il numero osa entrare in ambiti apparentemente distanti, quali quelli artistici. E dove si osa, per la CM già c’è merito a prescindere. Il testo non è facile: come facile non è il concetto di frattale. Ma la sfida si presenta intrigante. Se l’occhio vuole la sua parte, l’autore lo accontenta, e anche questo non è poco. Sono peraltro poesie particolari nel testo, nel verso denso, saturo a volte, ma godibile. E fa bene l’autore a segnalare l’utilità di scindere l’aspetto poetico da quello matematico: così il godimento del suo lavoro si completa e meglio si articola. Bravo Stefano: la CM non trova magagne nel tuo lavoro!

mercoledì 31 ottobre 2012

di Giovanni Lossi



Ritratti di Stefano Benedetti

Grande impegno, ansia comunicativa, versi semplici, freschi in rima. Tutto è poesia, e la poesia è tutto ciò che emoziona, riscattandoci dalla vieta e trita realtà quotidiana. Anche la matematica è poesia?...fra distinguo e precisazioni preventive l’autore sostiene ai si.

mercoledì 31 ottobre 2012

di Maddalena Frangioni



Ritratti

Questi "Ritratti" davvero originali che vogliono ritrarre il mondo da fuori e da dentro e, nel leggerli, così sapientemente costruiti ed espressi, ti coinvolgono. "Poesie matematiche", le chiama l'autore, in cui si intrecciano, nel loro fluire serrato e denso, sentimento e razionalità propri della letteratura da una parte e della matematica dall'altra. Un'operazione suggestiva. Maddalena Frangioni

martedì 30 ottobre 2012

di Simone Ceccarelli



Ritratti....

Eccellenti poesie, poemi e versetti tutti da scorrere con gli occhi. La prima emana un’eccellente musicalità la quale permette ai lettori di beneficiare delle assonanze e sonorità. Le parole danno l’idea di farsi prendere e capire dal lettore ma in realtà non si lasciano mai afferrare proprio come fanno i segreti. Bellissime. È vero che sono solamente tre le poesie poste nell’anteprima, ma già in esse si può scorgere la meravigliosità dell’opera. Ma tematica e arte diluite entrambe in un’unica materia irreale; la poesia. Il linguaggio comunicativo si interseca, in modo prorompente, con il testo narrativo, poetico e letterario donando un giusto equilibrio. Bravo!!!

domenica 28 ottobre 2012

di Stella Stollo



Preziose e impegnative poesie da leggere più di una volta: la prima per lasciarsi catturare dalla musica, godendo di assonanze e risonanze; poi per comprenderle più intimamente, analizzando accostamenti semantici e valenze evocative delle parole. Bellissime! L’originario e indissolubile legame della matematica con l’arte si manifesta nel ruolo fondamentale che hanno avuto la serie di Fibonacci e la divina proporzione nella realizzazione delle più importanti opere artistiche e architettoniche dell’umanità, e anche nell’ispirazione data dalle geometrie non euclidee all’arte frattale, come nelle belle opere che possiamo ammirare nell’anteprima. Con la matematica cerchiamo di spiegare la struttura dell’Universo; con l’arte, compresa la poesia, cerchiamo di rappresentarla.

mercoledì 24 ottobre 2012

di Lucia Pacchioni



Ritratti di Stefano Benedetti

Sono solo 3 le poesie dell'anteprima, ma già rivelano molto dell'opera. Tralasciando matematica e metrica, le composizioni mi ricordano la "poesia inventario" di Apollinaire, la "poesia definizione" di Prevert e la "poesia oggetto" di Francis Ponge (chi legge parecchio non può fare a meno di fare accostamenti e me ne scuso! ), ma se ne discosta per il modo originale di procedere. E' in sé un vero ossimoro in quanto l'andatura narrativa si muove dentro la disciplina metrica (che assembla vari metri) ed il rigore matematico. Sapiente nel riportare entro le sue composizioni quanto di poetico può esserci nella lingua, l'autore ci offre immagini potenti che scuotono e inducono a riflettere. Intenzione comunicativa e testo poetico si equilibrano. Le frasi ritmiche coincidono con quelle sintattiche generando quel senso di "narratio" di cui s'è scritto prima. Non escludo che alla base delle scelte linguistico-matematiche ci sia anche l'uso del computer come già fece felicemente Gianni Balestrini. E, concludendo, penso: il contenuto è serio, ma quanto si deve essere divertito l'autore a giocare con le parole!

martedì 23 ottobre 2012

di gianfranco begalli



La matematica può essere poesia come tutto può essere poesia. Molto originale e bello

domenica 21 ottobre 2012

di Luca Cello



Studiando

Non si era mai visto un libro che associa due mondi cosi distanti tra loro....Matematica e Poesia...la cosa eccezionale che riesce a costruire l’autore e far fondere questi due pianeti come scienza e letteratura sotto un unica ala...risultato un libro di poesie da leggere studiare capire e condividere

domenica 21 ottobre 2012

di Maria



Ritratti

Bellissima l’immagine dell’Autore che lancia il suo libro nello stagno come un sasso, affinché si smuovano le acque della coscienza del lettore. Surreale ed al contempo criptica la chiusa dell’incipit:”magari cade in testa a qualche pesce, di quelli che sappiamo tu ed io”che allude ad una sotterranea, complice condivisione di senso tra l’Autore ed il lettore. La poesia “Ritratti” è un inno alle lacrime, quali manifestazioni dell’essere umano, declinate secondo un’aggettivazione crescente, per riprendere nell’explicit il titolo “Ritratti”e chiudere con un infinito”lacrimare” che, a sua volta, riprende la parola “mare”del penultimo verso. Toccante l’immagine delle due solitudini, quella dell’anziano e del barbone, tristemente fuori dal tessuto sociale,”lontano dai rumori della strada certa”, denuncia aperta della cecità di coloro che pattinano sulla superficie della vita, chiusi nel loro egoismo ed incapaci di vedere al di là del loro ristretto, anodino microcosmo.

domenica 21 ottobre 2012

di giuseppe calcerano



RITRATTI

Finalmente ! Tra tante poesie moderne che sono in realtà, solo pensieri poetici, in cui spesso non c’è nemmeno la ricerca di parole musicali. ECCO DELLE POESIE VERE ! ("Il barbone" è un autentico capolavoro !) Stefano Benedetti propone,inoltre, una nuova metrica basata sulle successionI matematiche. Bravissimo ! (Le lggerò tutte e le recensirò).

sabato 20 ottobre 2012

di Carlo Maria Ciancone



Ritratti

L’accostamento della poesia ai numeri non è così arida come si potrebbe immaginare. I numeri, infatti, compongono da sempre la sinfonia dell’Universo. Se li cerchiamo sono ovunque. Se li usiamo mettono ordine nel caos e possono creare musica e poesia.

sabato 20 ottobre 2012

di Michela



ritratti

sei un artista in tuti i sensi....leggere i tuoi scritti è semplicemente stupendo....bravo!! Michela

venerdì 19 ottobre 2012

di Letizia Sebastiani



Geniale!

Non ho mai visto nè letto uan cosa del genere! E lo dico ammirata, non certo disgustata! é stato impossibile non fare caso ai numeri nonostante le raccomandazioni ma ho notato la perfezione dei versi, magistralmente scritti, mentre creavano immagini di linee. E poi le foto! fantastico, davvero...

giovedì 18 ottobre 2012

di Eugenio Cino



Ritratti

Libro singolarissimo. Molto interessante. Bravo Stefano.

mercoledì 17 ottobre 2012

di NINO C. di RUBBA



Di notevole impegno: maestria, capacità ed Arte. (ninocardir)

martedì 16 ottobre 2012

di Tiziano



Matematica che dona ulteriore bellezza alle poesie!

Complimenti Stefano! E’ abbastanza singolare leggere una poesia che possiede una metrica rigorosa ad esempio un endecasillabo perfetto, però in questo caso specifico Stefano ha presentato due tipi di genialità: quella poetica e quella matematica. Per questo motivo auspico un doppio successo per questo singolarissimo libro, inoltre esprimo i miei più vivi complimenti a Stefano per il duplice impegno dedicato ad ogni singolo componimento; la sua attenzione oltrecché matematica è stata applicata con molto cuore al contenuto dei versi e alla loro capacità di trasmettere emozioni in tempo reale. Analisi matematica: Stefano supera sé stesso in questa precisa, puntuale, metodica analisi matematica; a tal proposito vorrei dire che la matematica dà un tocco di bellezza ad ogni poesia, ed è una bellezza che percepiamo nel subconscio come quella della sezione aurea nell’arte e nella natura. Complimenti Stefano!

domenica 14 ottobre 2012

di Andrea Ferraris



Non è nemmeno la poesia in sè che conta,quanto constatare come suggerisce Stefano che l’armonia scaturisce da regole matematiche.ciò che normalmente il poeta fa naturalmente senza bisogno di riflettere,Stefano mette in mostra come vero contenuto di un’opera che per il resto utilizza forse troppe parole per esprimersi,pur toccando anche argomenti impegnati.se la perfezione si raggiunge incastrando tutti i pezzi di un puzzle in modo che spostarne o toglierne uno riduca il valore dell’opera,allora la matematica qui rivela una musicalità forse troppo fine a sè stessa.un applauso per il coraggio dimosare!

sabato 13 ottobre 2012

di Mauro Gregori



buon lavoro

La copertina non mi intriga tanto, per i miei gusti, vedere le mie, ma il contenuto é ottimo, e le poesie vivaci fresche e colorate non male la tua idea molto originale , belle alcuni immagini da corredo al testo

sabato 13 ottobre 2012

di Stefano Carloni



Cuore e cesello

Magnifiche poesie, non ne assaporavo così belle da molto tempo. Mi hanno ricordato quelle di Gianni Rodari, un po’ per la perfetta rimatura, un po’ per un certo sottofondo di denuncia socio-esistenziale. Trovo molto interessante questa riscoperta del connubio tra matematica e poesia (riscoperto, dico, perché in passato ben conosciuto dai grandi come ad es. Dante), tanto che ho messo il volume nella mia libreria. Complimenti!

sabato 13 ottobre 2012

di Agorà



Sapevo che la matematica fosse anche un mezzo di comunicazione e tu con questo libro ne metti in evidenza alcune sezioni.Bellissima idea. Innovativa, anzi, dico decisamente innovativa. Il libro ha la capacità di essere "matematicamente poetico" e si fa leggere con estrema semplicità. Complimenti!

venerdì 12 ottobre 2012

di pasquale franzese



ritratti

complimenti per la copertina e alla nuova pubblicazione, un'ottimo lavoro e delle poesie molto interessanti...

mercoledì 27 novembre 2013

di Francesca Canu



Ritratti

Poesie da leggere con calma, per assaporarne e assimilarne il grande significato che si ode spuntare da ogni verso.

mercoledì 10 ottobre 2012

di Enrico Aldobrandi



Ritratti

Molto interessante l'idea. Duro da digerire almeno all'inizio ma se si entra dentro le pagine a fondo tutto diventa piu facile.

martedì 9 ottobre 2012

di Salvo Nugara



Ritratti...numerici

Per accostarsi al sapere servono strumenti e curiosità e allenare il pensiero è forse pratica delle più ardue ed esaltanti.Ci vuole volontà e molte volte sacrificio ma i risultati appagano e ti riempiono la vita.Stefano Benedetti è artista eclettico e generoso, con questo pregevole libro, ci offre un gioiello che brilla per la sua originalità. Si resta affascinati nel gioco dei versi e dei loro "conteggi" siano benedetti i Computers e la fantasia di Stefano che permettono questo gioco che si amplia e prende vita propria come appunto le immagini dei frattali che egli tanto ama.Quindi libro interessante per uso didattico ma va benissimo anche piacevole passatempo. Grazie.

martedì 9 ottobre 2012

di pithe



Da sempre sono affascinato tanto dalla poesia che dalla matematica, decisamente meno armate luna contro l’altra come un osservatore distratto potrebbe credere, dimenticando l’indispensabile mediazione della metrica. Ma questo esperimento di Stafno - del quale ricordo altre piacevoli letture - non mi convince del tutto. Trovo alcune scelte lessicali un po’ forzate e poco convincenti

martedì 9 ottobre 2012

di Gabriella Becherelli



Poesie Matematiche

Sinceramente mi impegno a leggere con più attenzione, trovo interessante l'idea di rendere la matematica qualcosa di diverso, rispetto al luogo comune che la considera qualcosa che non ha relazione con l' emozione, con la percezione pittorica del sentimento. Secondo me, la poesia è legata all' attimo, il tempo è matematica, i numeri definiscono la forma e lo spazio...

lunedì 8 ottobre 2012

di Fabia Petrella-Stefania Pucci



Complimenti all’autore, splendido costruttore di flussi numerici infiniti che suonano armoniosi ed incantano il lettore. Un’idea colta d’un balzo, al ritmo del vagar dei pensieri che solo una profonda mente matematica ha potuto produrre.

domenica 7 ottobre 2012

di lusy



Immagini e rime

Il frattale del gufo mi osserva, nella sua perfetta simmetria assiale e fa pensare quasi a uno stemma, a quello affisso sui portoni dei castelli per denominare la famiglia proprietaria. Forse qui il frattale del gufo ci dà la prima indicazione di ciò che andremo a leggere nel libro. Trovo rime baciate e versi della stessa lunghezza che indicano la conta delle sillabe e quindi l’adozione di una metrica precisa. Certamente un lavoro certosino!

domenica 7 ottobre 2012

di Orazio Milano



I libri di Stefano Benedetti non sono mai banali e questo "Ritratti" è la conferma perchè l’autore sottolinea la relazione tra poesia e matematica, approfondendo un dibattito che ha avuto origine in tempi assai remoti. Come la matematica è espressione elevata del pensiero scientifico cosi la poesia è per lo spirito. La poesia è rigore matematico, è tecnica, conoscenza e rispetto di regole precise in funzione del messaggio che vuole comunicare. Un plauso all’autore per questo bel libro!

domenica 7 ottobre 2012

di giuseppa corri russo



Ritratti di Stefano Benedetti

Un libro originalissimo... sembra una ballata incoscia che risale saltellando e trascinando nellaluce musiche gioiose ma anche dolorose... della nostra esistenza

sabato 6 ottobre 2012

di Franco Barbieri



Una pubblicazione originale, inusuale, dma di indubbio interesse. Complimenti!

sabato 6 ottobre 2012

di Sonia



Ritratti

Davvero originale,complimenti!

sabato 6 ottobre 2012

di Ivan Germanotta



sabato 6 ottobre 2012

di Silvano Poletti



Matematica e poesia

Che ci fosse un nesso tra le due materie e’ un sospetto che altri hanno avuto nel tempo. Stefano lo ha fatto diventare realta’ con una analisi che puo’ anche lasciare perplessi. Conclusione , questo libro o lo si crede o lo si rifiuta. Ed e’ gia’ un bel risulto.

sabato 6 ottobre 2012

di anterosecondo



RITRATTI

SPLENDIDO LAVORO !

venerdì 5 ottobre 2012

di Luciano Luigi Ertico



Ritratti

Idea diversa dal solito, esperimento, dono, novità, originalità. Questo ed altro trovo in quanto ha scritto Stefano che in ogni caso stupisce. Complimenti.

venerdì 5 ottobre 2012

di Francesco Sabino



Il mio pensiero

Questo autore mi ha sorpreso per la sua originalità, per la sua capacità di coniugare due discipline "opposte", una basata sulle emozioni e una sulla razionalità, fondendole in un geniale abbraccio, che merita di essere posto all’attenzione degli amanti della poesia e della matematica. Complimenti per il tuo lavoro!

venerdì 5 ottobre 2012

di Gianni Fusco



In genere non leggo poesie; con Stefano mi sono concesso un’eccezione perché già conoscevo ed apprezzavo il suo modo di porgere il proprio mondo. E’ stata una deroga fortunata. Mescolare poesia e matematica, cercando in entrambe ciò che può essere incontro e trasmissione, è una bell’idea, un bell’esperimento e un bel dono a noi che ne leggiamo.

giovedì 4 ottobre 2012

di Gianni Lorenzi



belle ma...

Queste poesie mi piacciono. Ma perché basare la struttura di un testo sul conteggio delle lettere? La lettera è un segno che serve a rappresentare convenzionalmente i suoni che costituiscono la lingua. Ma non ogni lettera rappresenta un suono. Le lettere QU (2 lettere) corrispondono ad un unico suono (labiovelare sorda), stesso dicasi per le lettere SC (seguite da vocale), GN ... La poesia occidentale si basa sulla struttura ritmica delle sillabe, cioè sostanzialmente sulle vocali e sugli schemi di ripetizione degli accenti. Questo perché la poesia (ma anche la lingua) è un fenomeno parlato, cioè uditivo, non visivo. Ancora: la lingua, soprattutto in poesia, lavora sulle suggestioni per allargare il valore semantico della parola e trovare nel testo diversi livelli di lettura, e in questo fenomeno rientra anche la ricerca dell’arcaismo, del termine difficile o desueto (addirittura inventato). Finale: complimenti, belle poesie!

giovedì 4 ottobre 2012

di Isa



RITRATTI

L’emozione non sa cosa sia POESIA o MATEMATICA. L’emozione assorbe nella "LACRIMA" l’essenza che scorre e trasporta nelle vene il cibo che guida il trascorrere infinito e l’impalpabile età che fa beato il" VECCHIO" che vede nella trasparenza del"BARBONE" il "CRISTO" che sorride. Stefano tu sei nei "RITRATTI". I tuoi occhi guardano in segreto, la mente esce, fermi sulla tela i fili d’amore della poesia per ristabilire l’ordine nella parte ancestrale dell’essere. Complimenti per l’originalità e l’estro che affresca e spiritualizza l’anima. Grazie per il tuo commento Isa.

giovedì 4 ottobre 2012

di Marilù Domenici



Il poeta in quattro pagine è riuscito a declinare gli aspetti e gli "umori" di una lacrima. Chissà quanto altro si nasconde oltre questa interessante e pregevole anteprima.

mercoledì 3 ottobre 2012

di PIETRO LOI



Ritratti

Al di la’ della sperimentazione, che puo’ avere il suo perche’, la sensazione che ho avuto nel leggere i primi componimenti e di completa condivisione per i suoi contenuti che mi sono arrivati diretti e contundenti. La visione del mondo di Stefano si concretizza e si rende palese con quella ricerca del ritmo espresso con la rima che non e’ fine a se stessa, ma completa il pensiero che la precede. Le parole son sapientemente calcolate per esprimere sentimenti, emozioni e riflessioni sulla condizione umana e sulle sue problematiche. Molto accattivante.

mercoledì 3 ottobre 2012

di Nadia Bertolani



Non solo un esperimento

Decisamente non è una trovata bizzarra che vuole sorprendere a ogni costo: l’idea di avvicinare le logiche (ci sono, ci sono) della poesia alla scienza logica per eccellenza, la matematica, non è in fondo tanto diversa dalla disciplina che riconosce nella musica regole aritmetiche. Musica e poesia, pittura e architettura, sono misurabili e, se misurate, dilatano all’infinito la piena dei sentimenti. Trovo inoltre che il rifiuto del verso libero e la scelta di obbedire alle rime riveli le doti dello scrittore senza nulla togliere al pathos.

martedì 2 ottobre 2012

di Paolo Sentinelli



Pessimo

Poesie di fattura elementare, forse quasi quanto la matematica che le governa; diciamo che questo è un tentativo mal riuscito di serialismo. Ma non bisogna disperare: forse negli esperimenti futuri si manifesteranno dei miglioramenti.

martedì 2 ottobre 2012

di Noemi



Non vedo l’ora di acquistarlo per leggere di più...poesia e matematica mi rende un po’ scettica, ma ti farò sapere cosa ne penso quando lo leggerò tutto :) intanto ciò che ho letto finora mi è piaciuto molto. Un commento in più non ti cambierà granchè, ma ciò di cui parli ha valore. Congratulazioni ^^

martedì 2 ottobre 2012

di Henryko



Non sono riuscito a leggerlo ma l’rgomento è molto interessante.

lunedì 1 ottobre 2012

di Enrico Panzavolta



RITRATTI

Un libro che definire "originale" è riduttivo! E’ un libro talmente affascinante, innovativo ed emozionante che rende la tua opera molto interessante. Con i miei complimenti.

lunedì 1 ottobre 2012

di Michela Barcella



Poesia e matematica mi ha catturata subito... Fors’anche perchè il mio secondo romanzo ha qualcosa in comune con il tuo lavoro. Ho letto l’anteprima. Bravo davvero. Curiose, insolite, uniche. Complimenti!

lunedì 1 ottobre 2012

di Mariagiovanna Petitto



ritratti

Che il connubio poesia e matematica sia insolito certo .Di solito si studia la metrica nelle poesie , e molte bellissime rispettano questi canoni come d’altro canto nelle musica e nella pittura .Il legare le formule matematiche ai versi si è insolito . Bella la sinuosità delle righe assieme .

lunedì 1 ottobre 2012

di Ileana



interessante...affascinante...originale

Ottimo lavoro, ho seguito il tuo consiglio separando la lettura delle poesie dalla trattazione matematica e devo dire che ho apprezzato entrambi. Credo però, anzi ne sono certa, d'avere molto bisogno della seconda parte del tuo interessante libro. Bravo!

lunedì 1 ottobre 2012

di Maria Teresa Pellegrini



ritratti

certo che la poesia rimane sempre un qualcosa di personale che ognuno di noi ha un modo diverso di esprimere. Le tue poesie mi hanno incuriosito, sono veramente particolari, hai un modo veramente unico di esprimerti. Belle, complimenti!!

lunedì 1 ottobre 2012

di Franco Vettori



Matematicamente poesia - Ritratti

Devo riconoscere grande bravura a Stefano per essere riuscito a graduare la metrica per renderla come una funzione matematica e non solo, con un linguaggio ricco di parole ed emozioni, un connubio unico, visibile perfino dall’andamento geometrico dei versi! Notevoli le infinite immagini descritte dai versi. Complimenti. Franco.

lunedì 1 ottobre 2012

di Maria Teresa Manta



Ritratti

Caro Stefano ,davvero complimenti:è la prima volta che mi trovo di fronte a una cosa del genere,ma devo dire che sei riuscito molto bene a coniugare la poesia con la matematica e ho trovato i tuoi versi molto scorrevoli e leggeri da leggere e ,soprattutto,piacevoli.BRAVO.

lunedì 1 ottobre 2012

di EmmaFiorentino



ritratti

grande Stefano! non so recensire poesie(benché quelle in rima siano da me preferite). in quelle che ho letto c’è la stessa originalità dei tuoi racconti e soprattutto... l’occhio dietro l’obbiettivo!

domenica 30 settembre 2012

di Antonietta Corona



Novità da cogliere al volo, poesie che sembrano ingabbiate ed invece scorrono libere come un fiume in piena. Davvero originali.

domenica 30 settembre 2012

di GL Ferrigno



Ricerca

Molto originale ed interessante. Riportiamo la poesia alla musica passando per metrica e matematica. Quanti incastri ancora da scoprire? Io mi fermerei però quell'attimo prima che la colonna dei numeri prenda il posto di quella delle lettere. A nuove formule caro Stefano!

domenica 30 settembre 2012

di Anna Rita



Ritratti

Originale e carico di personalità!!!

sabato 29 settembre 2012

di Augusto Galli



Ritratti

Ho trovato singolare e molto stimolante l’apparato poetico: complimenti. Ci dai una lettura della vita profonda ed incisiva. Greenline

sabato 29 settembre 2012

di Marco Corino



Corrispondenza sincretica di scienza e umanesimo

Dove il frattale occhieggia alla rima, mentre matematica e poesia condividono esattezza, sintesi, eleganza. Un lavoro degno dell’OuLiPo!

sabato 29 settembre 2012

di Lido Pacciardi



Novità assoluta!

Un caleidoscopico scorrere di immagini, assonanze,metafore, allitterazioni,enjambement. Per una lingua nuova, per un pensare ed un sentire nuovo. E non è ermetismo, ma una fluente e inesauribile fonte di parole. E la parola è vita.

sabato 29 settembre 2012

di MARTINA NERI



 dieci

 dieci al libro adatto a portare sull autobus o al bar con gli amici. compratelo e leggetelo

sabato 29 settembre 2012

di FiammaNera78



Già dalla copertina si preannuncia una raccolta molto colorata e fatta di mille ritratti differenti di emozioni, persone e moti dell’anima.

sabato 29 settembre 2012

di Giovanna Sanna



Ritratti

Assolutamente geniale. Ho sempre avuto il sospetto che la matematica comprendesse ogni cosa, e perché no? anche la poesia. Un’operazione ricca di creatività e di precisione. Complimenti, Stefano.

venerdì 28 settembre 2012

di Cinzia Opipari



Un libro deve essere come un’arma che possa rompere i mari ghiacciati dentro di noi, ed il tuo fa proprio questo ;)

venerdì 28 settembre 2012

di vanni spagnoli



Magnifica copertina, che tradisce passione sostenuta da professionalità. Ho un orrore antico nei confronti della matematica, di cui per altro accetto la necessità, non potendo fare a meno di verificarne, nella vita e nella scrittura, la presenza, il ritmo, fino all’armonia che produce. E tuttavia amo anche le improvvise impennate dello spirito, che (forse per ora) non possono essere tradotte in equazione. Ma il libro di Stefano è generoso, perché consente diverse chiavi di lettura: io mi sono limitato a quella poetica, e ne ho ammirato contenuti ed immagini, a prescindere... Ottimo lavoro, come sempre.

mercoledì 26 settembre 2012

di Gesualdo Sanneris (gesuo)



ritratti

Ottima idea. Un libro utilissimo per molti poeti e poetesse "naturali", specialmente ma non solo, di questo sito.

mercoledì 26 settembre 2012

di Gerardo



Ritratti

Come già scritto, sorprende il connubio tra matematica e poesia. Vantaggi e svantaggi di una tale commistione non sono da sottovalutare: il tuo è un giocare con le parole per trovare un significato nascosto, un simbolo che ripercorra le strade della cifra. E’ questa un’ impresa senza dubbio ardua e meritevole di nota, la poesia acquista in ogni tempo significati diversi e in un mondo così digitalizzato, matematizzato e decodificato, chissà che anche la poesia non sia solo una sequela di numeri...

mercoledì 26 settembre 2012

di Gaia Ortino Moreschini



Poesia/matematica. Stupefacente amplesso. Poesia e matematica, due vocaboli apparentemente agli antipodi, in realtà oltremodo intimi. Conoscenza è il DNA comune ad entrambe.. La matematica utilizza la conoscenza per scoprire come è fatto il mondo, la poesia per darne una interpretazione. Entrambe partono da creatività e regola. Difatti anche la matematica è fantasia, basti pensare al fatto che si possano ipotizzare spazi a infinite dimensioni, come anche la poesia è ordine, basti pensare alla struttura metrica. Un testo questo dunque, illuminato e illuminante, profondamente poetico e concreto. Un libro stupendo. Gaia

mercoledì 26 settembre 2012

di Fabrizio Raccis



poesia&matematica

Un qualcosa di così innovativo non lo avevo ancora letto, poesia e matematica...devo dire che la cosa mi spaventa un pò, ma mi affascina. Un grande proggetto...complimenti

martedì 25 settembre 2012

di lauretta



Poesie e matematica

Non avrei mai creduto che, infine, la matematica potesse affascinarmi. Nel mio mondo di parole, non c’è mai stato spazio per i numeri, e in fondo un po’ mi dispiace. Forse per questo mi ha attratto il connubio tra le parole e la matematica di Ritratti. Le rime, così sinuosamente composte, sono cariche di sentimento e di musicalità. Complimenti vivissimi.

lunedì 24 settembre 2012

di Estrella



Ritratti

Ritratti, riflessi, dipinti in tinte pastello anche i colori più forti, anche la matematica diventa dolce, bravo Stefano

lunedì 24 settembre 2012

di carolina sandroni



originale e affascinante!

lunedì 24 settembre 2012

di Elodia Saetti



Un connubio interessante quello fra razionalità e emozione, come interessantissima questa ricerca, che vuole realizzare una mediazione fra matematica e poesia, nella sua struttura; un “esperimento di compenetrazione” dell’una nell’altra. Intrigante quanto ci anticipa l’autore a proposito di “rappresentare i concetti sotto forma matematica”, che già fa intravedere l’evoluzione futura.

lunedì 24 settembre 2012

di Antonio



E’ interessante la combinazione narrativa con le operazioni matematiche. La lettura risulta scorrevole e i calcoli molto combinati. Complimenti!

lunedì 24 settembre 2012

di Claudia Tamellini



Originale e inedito

L’idea che la matematica sia ovunque non stupisce più ma l’intuizione che il ragionamento segua leggi matematiche per creare parole e pensieri che costruiscono il ritmo poetico e’ esaltante. Si potrebbe concludere che ci sono potenziali grandi matematici in potenziali grandi poeti.

lunedì 1 ottobre 2012

di massimo braccini



Ritratti

Scrivere poesie in rima in questo mondo sgrammaticato è già di per sè un atto di puro coraggio.Ma non è questo il punto. C’è accanto alla poesia densa e potente l’affiancarsi inconsueto della matematica. Apparentemente una aberrazione del pensiero. In realtà tutto si traduce in una ricerca della parola-numero che deve conciliare il ritmo e l’incedere mantenendo la lucidità del filo conduttore.Complimenti.

domenica 23 settembre 2012

di Andrea



Esperimento interessante

Questo lavoro è un esperimento molto interessante e per certi versi riuscito. Combinare la poesia con la matematica è senza dubbio una sfida curiosa e interessante, tralasciando la brevità dell'anteprima, cattura il lettore con una novità ragionata. Bella anche la copertina, unico neo l'indice tabellare.

domenica 23 settembre 2012

di Cinzia



Ritratti

Stefano sei geniale! Matematica fredda e versi caldi si fondono per emozionare. Le tue poesie sono bellissime, Barbone, l'ho trovata cosi' intensa e vera. Auguri per questo tuo nuovo libro!

domenica 23 settembre 2012

di Dorina Alessandra



Ritratti

Non amo la matematica,ma i numeri mi affascinano per il loro significato simbolico, quindi trovo molto interessante il tuo lavoro, a prescindere dalla bellezza delle poesie. Buon tutto Dorina

domenica 23 settembre 2012

di antonio



Ritratti

Gli umori che si arrotolano con le fotografia del presente. fanno emergere tutti i sensi...di colpa...di gioia...di abbandono al destino...le pagine che ho letto trasudano di amore...

domenica 23 settembre 2012

di ago



ritratti

veramente originale! solo con una grande padronanza delle parole e del linguaggio poetico, che stefano ovviamente ha, si può riuscire a far coincidere dei versi sensati con dei calcoli matematici. mi ha stupito la poesia "il vecchio" con i versetti perfettamente divisi a metà dalla somma matematica. per me è semplicemente geniale. complimenti stefano.

sabato 22 settembre 2012

di Antonello Pellegrino



Ritratti

Un’opera che attrae per la sua originalità. E’ la parola che dà la forma al suo contenuto, lo fa in modo matematico in funzione della sua lunghezza, sia essa generata dalla somma o dalla sottrazione delle parole. Il risultato che ne consegue è uno soltanto: armonia per chi ascolta.

sabato 22 settembre 2012

di ANNA TERESA PULLERIO





Per la prima volta vedo accostare la poesia alla matematica, mi appare una cosa affascinante, anche se personalmente con la matematica ho avuto sempre un conflitto interiore molto negativo. Però è un esperimento ben riuscito secondo me!

sabato 22 settembre 2012

di Antonio Sparatore



Ritratti

Non scrivo poesie, non saprei dire nemmeno come si fa, e quindi commentarle, per me, è un atto di arroganza. Non lo faccio quindi se non per esprimere le mie emozioni. Mi ha colpito, da pensionato, la figura del vecchio salariato a riposo e fuori dal mondo. Spero di non divenarlo. Il libro è interessante per questo rapporto stretto con la matematica che forse penalizza la poesia, ma certamente incuriosicce perchè inusuale.

sabato 22 settembre 2012

di Antropoetico



poesia e matematica

Un’idea originale quella di accostare versi e matematica, un libro ben scritto nella magia della poesia. Sentimenti ed emozioni che trattano vari temi, anche quello del sociale, in un tempo come il nostro dove i valori non esistono quasi più. Scorrevole, piacevole e utile. Complimenti!

giovedì 20 settembre 2012

di Gianpaolo Ferrara



AFFASCINANTE!!!

Un lavoro affascinante e credo ben riuscito. Il tuo verso è pulito, prende il punto e crea immagini toccanti. La struttura che hai creato tutto intorno è veramente ingegnosa - e soprattutto non pesante.

martedì 2 ottobre 2012

di blurosa



In bocca al lupo per questo tuo nuovo libro, complimenti Ago

mercoledì 19 settembre 2012

di maria



RITRATTI DI POESIE ECCELLENTI CHE ARRIVANO ALL’ANIMO UMANO

lunedì 17 settembre 2012

di Silvia Del Ciondolo



Ritratti

C’è sempre stato un legame profondo fra numeri e parole, a partire dalla metrica e dalla retorica (appunto!!) per poi arrivare alle formule magiche e ai riti e così via. Non sono un’esperta dell’argomento ma ora muoio dalla curiosità di vedere la seconda parte del libro! Per quel che posso dire sulle poesie: creano una bella atmosfera, cadenzata, ritmica, le descrizioni sono riuscite, si vede e si sente il sudore dello scrivere. La cosa che non riesco ad apprezzare fino in fondo, ma è un gusto personale, sono le rime, troppe e troppo regolari per me. Bella idea, bella visione!

lunedì 17 settembre 2012




 

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